Elena Casiraghi ci spiega perché l’alimentazione non è competizione

Elena Casiraghi, specialista in nutrizione e integrazione dello sport, ha scritto per Cairo il libro “L’alimentazione non è competizione”. In 256 pagine fornisce le “istruzioni per l’uso” per stare bene: una guida pratica che ci insegna a mangiare e a stare in forma attraverso regole facili da seguire. MyFitnessMagazine l’ha ‘intervistata ed ecco cosa ci ha raccontato…

Elena Casiraghi ci spiega perché l’alimentazione non è competizione. Per farlo ha scritto un libro che potrebbe rappresentare una vera e propria “bibbia” per chi ha a cuore il tema dell’alimentazione e della nutrizione legati al concetto di salute. Specialista in nutrizione e integrazione dello sport e attualmente ricercatore scientifico e divulgatrice per l’Equipe Enervit, Elena ha scritto per Cairo Editore il libro “L’alimentazione non è competizione” (euro 17): in 256 pagine fornisce le “istruzioni per l’uso” per stare bene. Si tratta di istruzioni chiare, da seguire senza stress e ansia: “Dieta per la maggior parte di noi è sinonimo di ‘devo fare’ e come sappiamo bene la costrizione spesso ci fa scappare, non ci fa essere continui nel nostro percorso” spiega Elena Casiraghi. “Questo libro vuole essere una guida pratica all’imparare a mangiare attraverso regole facili da seguire senza mai sentirsi in gabbia” spiega l’autrice. In “L’alimentazione non è competizione” Elena Casiraghi ha messo tutta sé stessa, la sua competenza e le sue passioni. Ha reso fruibile a tutti anni di studi e risultati scientifici, spiegandoli in un linguaggio semplice e immediato, ricorrendo a metafore, esempi ed episodi di vita avendo provato prima di tutto su di sé il valore e l’efficacia del suo messaggio.

Elena Casiraghi sfata falsi miti sul cibo

Per entrare nel mood del libro, riflettiamo su alcuni temi: e se gran parte di quanto ci è stato raccontato in questi anni dalle diverse e innumerevoli “diete del momento” non corrispondesse alla realtà? E se per dimagrire, dovessimo trovare proprio nel cibo il nostro più forte alleato invece di scacciarlo come il più brutto dei mostri? E, ancora: e se avessimo sbagliato a puntare tutto sul diminuire drasticamente le calorie e abolire i grassi? Ecco: Elena ci aiuta finalmente a sfatare luoghi comuni e falsi miti legati al cibo e ai suoi nutrienti.

Tra le pagine del libro scopriamo proprio che basarsi sul numero di calorie non è una strategia vincente e che ci sono dei grassi necessari alla nostra alimentazione.

Scopriamo che non c’è dieta senza sgarro, che per raggiungere il benessere è necessario ascoltare tutti e due i nostri cervelli, quello all’interno del cranio e quello nell’addome e che anche il sistema immunitario può essere allenato. L’alimentazione, però, non è l’unico amico su cui si possa contare per raggiungere il benessere. “Per stare bene dobbiamo fare amicizia con l’alimentazione quotidiana, con l’esercizio fisico e, non ultimo, il sonno, da leggere come riposo. Ecco che entra in gioco anche lui, nella squadra dei tre preziosi alleati a nostra disposizione in questo grande viaggio” spiega Elena Casiraghi.

Ho scritto il libro nel periodo del lockdown (il primo, n.d.r.), quando tra l’altro c’eravamo scoperti tutti chef della tradizione italiana con pane, pizza e focaccia in primis, e l’ho scritto per poter condividere le mie esperienze, perché ognuno possa avere un nuovo punto di vista e acquisire, giorno dopo giorno, un nuovo equilibrio, il proprio, così da essere più sicuri, consapevoli e liberi da credenze comuni e falsi miti sull’argomento” sottolinea Elena Casiraghi.

L’intervista a Elena Casiraghi

Leggendo il tuo libro colpisce subito il tema “dell’imparare a mangiare”. Elena, secondo te le persone, oggi, devono davvero imparare a mangiare? C’è ancora strada da fare per arrivare a un’educazione alimentare consapevole?

“Ce n’è eccome! Basta considerare i falsi miti che sono radicati dentro di noi. Dobbiamo procedere a scardinare innanzitutto quelli. Prima di arrivare a parlare di educazione alimentare mi fermerei a imparare a capire cosa mettere nel piatto. Spesso trattiamo il cibo come nemico o siamo spesso in competizione con esso. Dobbiamo imparare, innanzitutto, che il cibo non è un premio ma nemmeno una punizione. Il cibo è un nostro alleato: nessun alimento andrebbe eliminato, dobbiamo però essere coscienti di quanto ne possiamo mettere nel piatto, anche in rapporto agli altri nutrienti, senza necessariamente dover avere una laurea in scienza della nutrizione. Giulio Cesare diceva “se non puoi vincere il nemico, fattelo amico…”. Sai quante persone mi raccontano di essere in lotta con la dieta e il proprio peso da decine d’anni: ecco, essere in lotta aumenta l’aggressività diminuisce la stima che abbiamo di noi stessi e non ci è d’aiuto a raggiungere il nostro obiettivo. Invece, bisogna far di tutto per trovare il proprio equilibrio e, soprattutto, un buon alleato nel cibo.

Nel libro racconti che la velocità del nostro processo di invecchiamento dipende per larga maggioranza dallo stile di vita e solo il 35% dalla genetica. Per condurre una vita positiva non possiamo trascurare questi pilastri: una corretta gestione dello stress, dell’allenamento e dell’alimentazione, che devono far parte del nostro stile di vita…

A questi pilastri aggiungo anche il sonno notturno e quindi l’importanza di dormire bene. Alimentazione, esercizio fisico e sonno devono essere i nostri alleati per stare bene e aiutarci a mantenere il nostro peso forma, che è un obiettivo primario per una larga fascia di popolazione (non per niente peso forma e dimagrimento sono alcune delle parole maggiormente ricercate in Google…). Raggiungere il nostro peso forma, mantenerlo e riuscire a essere sereni nella vita (anche se non è sempre facile) è sempre una questione di equilibri. E questo libro illustra proprio le strategie per riuscire in questo nostro importante obiettivo di benessere. E queste strategie devono diventare parte di noi…

E immagino tu ti riferisca anche all’attività fisica…

Esatto. Se pensiamo all’esercizio fisico come fatica e sudore siamo sulla strada sbagliata. Nel libro ho indicato delle piccole strategie per stare in movimento. Ho paragonato l’attività fisica a una pratica igienica come lavarsi i denti. Certo, non sempre riusciamo a farla e proprio in questi giorni è importante rimanere in movimento. Se abbiamo un’attività lavorativa di tipo sedentario, per esempio, ogni mezz’ora è importante alzarsi per tre minuti, camminando o stando fermi in piedi. Si può partire proprio da qui.

Ricordiamoci che l’esercizio fisico, oltretutto, rafforza il sistema immunitario…

C’è tantissima letteratura scientifica su questo tema e pensiamo al fatto che tanti atleti che sono stati colpiti dal Covid-19, da Zlatan Ibrahimovic a Federica Pellegrini, sono guariti rapidamente perché lo sport allena il nostro sistema immunitario: non ci difende dall’attacco dei virus e dei batteri ma ci aiuta nel risolvere le problematiche più rapidamente.

Chi conduce uno stile di vita attivo ed è già ben instradato sui pilastri fondamentali, come può trarre maggior beneficio dagli alimenti “positivi”?

Non mi stancherò mai di ripetere che l’alimentazione allena. I nutrienti che mettiamo nel piatto non servono solo a recuperare le energie e a reidratarci ma servono anche ad attivare gli stimoli allenanti. Alcuni nutrienti, infatti, servono a potenziare il nostro allenamento, che sia la seduta in palestra o al parco. Ho definito questa categoria di nutrienti come “alimenti positivi”: tra questi ci sono i polifenoli, come i flavonoidi del cacao, per esempio, estratti dalle fave di cacao, che sono i “colpevoli” dell’amarezza del cacao amaro o del cioccolato extra-fondente. I flavanoli del cacao potenziano le nostre capacità a livello atletico e anche a livello cognitivo. Pensiamo poi a tutte le verdure ricche di nitrati vegetali (spinaci, lattuga, cime di rapa, biete, erbette, coste, broccoli, rucola…): tutti gli sportivi possono trarne significativi vantaggi, aumentando la loro resistenza allo sforzo fisico. Infatti, i nitrati di questo tipo di verdure incrementano nelle fibre muscolari i mitocondri, quegli organelli contenuti in ogni cellula che producono energia utilizzando ossigeno e che per questo sono alla base dell’endurance ma anche del mezzofondo.

Nel libro dedichi molta attenzione anche al suolo dei grassi…

Altro tema molto importante è proprio il ruolo dei grassi, soprattutto i grassi buoni da fonti marine come gli omega 3, che favoriscono la riduzione del rischio di infortuni da stress ma anche la loro risoluzione quindi, quando ci alleniamo tanto, anche a livello di fitness, può capitare una infiammazione alla spalla o un dolorino qua e là che ci portano a saltare qualche sessione di training. Questo tipo di grassi, invece, allena il nostro organismo a risolvere queste infiammazioni in modo più veloce e a evitare di incorrerci nuovamente.

Un consiglio per chi pratica fitness?

La mezz’ora dopo l’allenamento è il momento ottimale per recuperare le energie ma potrebbe essere un’ulteriore finestra per “sgarrare” facendo meno danni rispetto ad altri momenti della giornata. Nel libro ho dedicato un capitolo allo sgarro, lo definisco allenante e chi pratica attività fisica è bene che lo inserisca proprio in questa finestra di tempo poiché l’impatto sull’organismo è inferiore rispetto appunto ad altri momenti.

Per contrastare le false news sul cibo l’unica strada è studiare e conoscere i meccanismi della nutrizione, sei d’accordo?

Assolutamente. Spesso qualcuno mi fa notare che esce una ricerca scientifica che segnala che un determinato cibo è ricco di qualcosa. Ma dobbiamo chiederci: cosa succede quando lo introduciamo nel nostro corpo? Che risposta ci da? Ritengo importante conoscere non solo dal punto di vista chimico l’alimento ma anche  conoscere come si comporta il nostro corpo dopo averlo ingerito. Ci deve essere un equilibrio tra i cibi più vantaggiosi per noi e quelli meno vantaggiosi. Non va bene fare il pieno di un alimento solo perché abbiamo sentito dire che fa benissimo, eliminando gli altri: così facendo si creano delle carenze.

Diversificare il più possibile le nostre scelte alimentari è la strada giusta.

Ci vuole anche molto buon senso a tavola, insieme alla capacità di informarsi e di chiedere a chi ne sa di più… Questo libro vuole riconoscere importanza al cibo anche per il suo valore: è un nutrimento ma al tempo stesso deve essere anche piacere, relax e importante momento di socializzazione. Via libera, dunque, al nostro tradizionale pranzo della domenica, un po’ come facevano i contadini che impegnavano la domenica mattina a cucinare il pranzo che poi consumavano dopo la messa: il cibo va onorato, senza sensi di colpa, perché so che per tutto il resto della settimana mi sono nutrito e mi nutrirò in maniera più bilanciata. Aggiungo un’ultima cosa: impariamo anche a mettere alla nostra tavola persone positive e a tenere lontane quelle che ci fanno arrabbiare, le invidiose, quelle che “nutrono” i nostri sentimenti negativi… Perché alla base del sentimento c’è anche una cascata ormonale: come i nutrienti stimolano i nostri ormoni, anche le nostre relazioni stimolano i nostri ormoni…Non dimentichiamolo.

La prefazione di Linus

Elena ha affidato la prefazione a Linus, con il quale è protagonista, insieme a Stefano Baldini e Davide Cassani, tutte le domeniche della trasmissione radiofonica DeeJay Training Center dedicata allo “sport per chi lo fa”. Scrive LinusHo imparato a mangiare. Ho capito che le diete troppo fiscali e privative sono inutili, semplicemente perché la fame ha una buona memoria e poi si vendica, spesso con gli interessi. Ho appreso che il cibo è nostro amico, che proprio per questo si colora, per attirare la nostra attenzione, e quasi sempre più è colorato più fa bene. Ho scoperto che a volte è la pigrizia a farci mangiare male, che dobbiamo imparare a leggere le confezioni e che talvolta basta un piccolo sforzo per trovare qualcosa da mangiare che non ‘sembri plastica’. Soprattutto ho fatto mia la parte più importante, e cioè ‘cosa, quando e con che cosa’  E l’ho imparata perché in mezzo a mille apprendisti stregoni ho trovato gente come Elena, che ha il dono della semplicità nel comunicare. Come dire, se lo capisco io…”. Ecco: non possiamo che sottoscrivere le parole di Linus e consigliare a tutte le persone che si vogliono bene questa lettura, che non farà compagnia solo sul comodino della camera da letto ma soprattutto in cucina, tra gli oggetti di tutti i giorni…

Perché l’alimentazione non è competizione…

E per restare legati all’attualità, qui Elena Casiraghi e Ivan Risti ci hanno rivelato i loro consigli per allenarsi e nutrirsi bene in quarantena. Abbiamo parlato di altri suggerimenti per l’alimentazione per gli sportivi durante il lockdown qui.

(Simona Recanatini)

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