Ridi che ti passa: arriva lo Yoga della risata

MyFitnessMagazine.it ha incontrato Davide Giansoldati, insegnante di “Yoga della risata”, una pratica che unisce tecniche di respirazione dello Yoga (pranayama) con esercizi di risate. Ecco cosa ci ha raccontato…

Chi non sorride almeno una volta al giorno perde una grande occasione per essere più felice. Il sorriso, “arma di seduzione di massa”, come ci piace definirlo, purtroppo in realtà non abbonda anche se basterebbe davvero poco, un semplice inarcamento all’insù della nostra bocca per cambiare radicalmente le sorti della nostra giornata, e anche quelle delle persone che ci stanno vicino.

Psicologi, esperti di comunicazione, coach della mente, tutte le persone che ci è capitato di intervistare in questi anni per MyFitnessMagazine.it lo danno per certo: inizia la giornata con un sorriso e il gioco è fatto.  Ho fatto di questa teoria una pratica quotidiana e posso garantirvi che sfoggiare una bella fila di denti bianchi prima di una qualsivoglia richiesta, semplifica l’operazione e aumenta la resa.

Ecco che allora quando ci hanno parlato di Davide Giansoldati, insegnante di “Yoga della risata” (oltre che autore, storyteller, public speaker e runner, come si legge sul suo profilo Instagram) non ho potuto fare a meno di saperne di più.

Yoga della risata

Durante la Lierac Beauty Run dello scorso 8 giugno, Davide Giansoldati, ha tenuto una bellissima e coinvolgente lezione di yoga della risata offerta da Veepee , leader in ambito flash-sales che ogni giorno offre agli oltre 12 milioni di Italiani iscritti i migliori brand Moda, Accessori, Calzature, Beauty, Home & Decor, Vino e Gastronomia e molto altro.

Foto Gian Mattia D’Alberto – LaPresse

Veepee ha scelto Davide Giansoldati per coinvolgere e intrattenere i
runner e gli ospiti prima della gara con un’attività di gruppo in cui risvegliare la propria giocosità attraverso la risata e grazie a esercizi di respirazione (pranayama) tipici dello yoga.

Quando e come hai scoperto lo yoga della risata?
Ho scoperto lo Yoga della risata nel 2007 durante Crea Conference, una tra le conferenze sulla Creatività e l’Innovazione più importanti al mondo. Durante questa conferenza ho apprezzato la capacità liberatoria di questa tecnica che agendo sul nostro buonumore ci predispone in modo efficace ad essere creativi e a pensare fuori dagli schemi.

A quale tipologia di yoga si ispira?
Lo Yoga della Risata unisce tecniche di respirazione dello Yoga (pranayama) con esercizi di risate.

Ridere fa bene ma ridere “per finta” porta gli stessi benefici?
Lo Yoga della risata insegna ad attivare in modo consapevole i muscoli destinati a generare la risata: trattando la risata come un esercizio, siamo liberi di ridere a comando. Non c’è alcuna differenza tra una risata forzata e una spontanea: noi “forziamo” il corpo a ridere e la mente reagisce nello stesso modo producendo endorfine.

Segui un’alimentazione particolare?
Non in modo così specifico e funzionale. Lo yoga della risata non esplora il tema dell’alimentazione. Provando a fare un compromesso tra i consigli sull’alimentazione tra oriente e occidente, sto cercando di lavorare su un mio equilibrio: cerco di mangiare una porzione di proteine ad ogni pasto, e di non mescolare proteine di tipo diverso (quindi no a mix di carne e formaggio ad esempio).

Pratichi esercizio fisico oltre allo yoga? Quale?
Mi piace correre, mi sveglio la mattina presto e prima delle 6.30 sono già al parco: corro 10/15 km almeno un paio di volte a settimana, trovo la corsa tonificante e rinvigorente e correre al mattino dà una carica per tutta la giornata. Poi nella quotidianità cerco di ritagliarmi momenti per lo yoga della risata, ma soprattutto per lo Yoga, pratico Hatha Yoga in Vinyasa.

Cosa ti rende gioioso?
Mi piace osservare il mondo con lo stupore di un bambino: come se ogni giorno fosse il primo. Mi piace condividere la mia esperienza e regalare un’esperienza. Cerco di rendere speciale e particolare ogni sessione, un percorso dove il viaggio è più importante della meta.

Come possiamo dare gioia agli altri?
La gioia è nelle piccole cose di tutti i giorni, i gesti, le parole, le frasi, nel come entro in ufficio la mattina, nel come saluto i colleghi e inizio a “seminare” il giusto clima. La risata è contagiosa, dovremmo cercare tutti di essere dei portatori sani di risata e diffonderla qua e là.

Lo yoga della risata va praticato in gruppo o anche da soli?
Lo Yoga della risata è sia una pratica di gruppo, in coppia ma anche individuale: all’inizio è meglio praticarlo in gruppo per entrare più facilmente nei meccanismi di questa tecnica e farla propria, poi può diventare una pratica anche più personale e introspettiva. C’è anche chi ride davanti allo specchio, un modo per farlo da soli senza esserlo e… funziona!

Quali sono i due principali esercizi dello yoga della risata?
Il primo esercizio che è una vera e propria pratica energizzante è battere le mani palmo contro palmo, così l’energia scorre in tutto il corpo ripetendo ad alta voce il mantra dello Yoga della Risata: Ho Ho Ha Ha Ha.
Il secondo sono le risate: ad esempio, prendi in mano il cellulare, fai finta di essere al telefono con qualcuno e che ti stia raccontando qualcosa di divertente e scoppia a ridere…
Poi dobbiamo ricordarci di respirare, di fare dei lunghi inspiri, seguiti da altrettanto lunghi espiri…

Quanto tempo al giorno bisogna dedicare allo yoga della risata?
Per avere degli effetti significativi bisognerebbe ridere per almeno 15/20 minuti (in un alternarsi di risate, battiti delle mani, esercizi di respirazione), fino ad arrivare a 40/50 minuti senza oltrepassare (almeno per la parte di risate) i 60 minuti.

Come è cambiata la tua vita da quando pratica questa disciplina?
Lo Yoga della risata è una sorta di “mantello magico”, mi aiuta ad allentare la pressione dello stress e a lasciarmi scivolare addosso tante situazioni, senza che abbiano un appiglio…
E quando va tutto storto… una bella risata è il modo migliore per rompere lo schema della situazione e ripartire con occhi nuovi e testa “libera”.

Ti hanno mai “accusato” di “snaturare” lo yoga che è di base meditazione e introspezione?
Succede… e succedeva soprattutto all’inizio, quando si entra in un mondo che ha sue regole esclusive… è inevitabile. Io non mi sono dato per vinto, ho trovato la mia modalità di comunicazione e condivisione di questa esperienza, ho insegato durante diversi Yoga Festival, ho pubblicato un libro, ho tenuto conferenze e lavorato molto anche con le aziende, ho regalato centinaia di sessioni ad associazioni no profit per le loro raccolte fondi e goccia dopo goccia, questo mio approccio dal basso, ha fatto sì che anche questa disciplina sia stata riconosciuta (senza contare il grande lavoro fatto dall’associazione nazionale dello Yoga della Risata e di tutti gli altri volontari).
Lo Yoga della Risata sotto alcuni aspetti è una scorciatoia: dopo una sessione da venti minuti, le persone sperimentano la sensazione di una “mente non mente”, quello stato di meditazione che con la pratica richiede anni di esercizio. Grazie allo Yoga della risata è possibile assaggiare la qualità di questa sensazione per poterla quindi riconoscere quando accadrà durante la meditazione.

Quali sono i principali cambiamenti che noti nei tuoi allievi dopo aver praticato lo yoga?
Basta guardare il viso delle persone prima e dopo una sessione di yoga della risata: è più rilassato, sono più felici e sorridenti, hanno un bagliore negli occhi, una lucentezza che esalta la loro naturale tendenza al bello e alla gioia.
Lo Yoga della risata è un antistress potentissimo, con la pratica ci si ammala meno e si sorride di più alla vita, anche nei momenti più difficili.

Non è venuta voglia anche a voi di farvi una bella risata in linea con lo yoga della risata? Allora potete provare ad essere più rilassati e più felici cercando la sede a voi più vicina a questo link: http://www.yogadellarisata.it/club-risata/club-risata-italia/

MFM

Foto apertura:  by Barbora Polednová on Unsplash

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