Nome: Fernanda Maciel. Professione: ultra runner

Fernanda Maciel run in Cerro Aconcagua in Mendoza, Argentina on January 11th, 2016

Se ti poni come obiettivo quello di salire e scendere di corsa l’Aconcagua, la vetta più alta d’America, in meno di 24 ore, devi essere realmente una persona fuori dall’ordinario. E Fernanda Maciel, che ha centrato il suo obiettivo, lo è davvero. Come tutti i grandi atleti, l’ultra runner brasiliana è una donna caparbia: la montagna è alta 6.691 metri e Fernanda Maciel, come molti altri prima di lei, aveva già fallito un tentativo. Ci ha riprovato, ed è diventata una leggenda della corsa in montagna: la donna più veloce sulla vetta più alta d’America! Fernanda Maciel, brasiliana di Belo Horizonte, ha corso 45 chilometri dall’ingresso del Parque Provincial Aconcagua fino alla vetta del monte, e ritorno, in 22 ore e 52 minuti. Sì, avete letto bene…
MyFitnessMagazine ha voluto rivolgere alcune domande alla super mountain runner brasiliana, vero e proprio fenomeno del trail runnning. Fernanda Maciel, oltre ad essere un’atleta del team The North Face, nella vita lavora come nutrizionista.

Fernanda, prima di tutto, perché l’ultrarunning?
Amo correre e amo anche la natura, mi sento in equilibrio e in pace con me stessa se posso trascorre più tempo a correre in luoghi meravigliosi all’aria aperta. Le lunghe distanze per me significano avventura e mi offrono l’opportunità di conoscere meglio me stessa: le mie emozioni ma anche il mio spirito.

Ci racconti la tua giornata-tipo? Dalla sveglia alla cena….
Quando mi alzo la mattina faccio l’esercizio yoga del “Saluto al Sole”, poi un po’ di stretching e meditazione. Ringrazio per la mia vita e per la mia famiglia. A seguire faccio colazione e inizio il mio primo training (di solito running). Pranzo e lavoro un po’ al computer. Dopo un coffee break inizio il mio secondo training (bici su strada oppure training funzionale). Quando sono di ritorno, ceno e vado a riposare. Non prima di aver fatto qualche massaggio o trattamento di recupero, a volte con il ghiaccio.

Utilizzi qualche integratore?
Utilizzo Omega 3, ferro e integratori multivitaminici. Se devo effettuare un allenamento intenso di diverse ore prendo anche Elettroliti (sali minerali), Glutammina e BCAA.

Com’è il rapporto con il tuo coach?
Il mio coach mi invia un piano di allenamento che io seguo. Non ci incontriamo, ma gli faccio avere le mie domande e sensazioni in merito via email o telefonicamente.

Che esercizi svolgi in palestra?
Faccio esercizi volti a mantenere forti i muscoli e i tendini, per evitare di incorrere in infortuni e tendiniti. Faccio molti squat ed esercizi propriocettivi e pliometrici.

Un attrezzo irrinunciabile per il tuo fisico?
Buone scarpe da running e una giacca per i giorni freddi o piovosi.

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Quali sono i punti chiave per la preparazione ottimale di una gara come l’ascesa e discesa dell’Aconcagua?
L’acclimatamento, che significa esercitarsi ad alta quota. Ho dovuto fare molti allenamenti in alta montagna per preparare il mio corpo a correre con una bassa percentuale di ossigeno a disposizione. Dal momento che è molto facile perdere l’equilibrio quando ti trovi in alta quota, mi sono dovuta anche allenare per migliorarlo, oltre che a correre con un peso maggiore nello zaino.

Quanto conta la tattica?
Conta molto perché ho bisogno di avere fiducia nei miei passi per correre in alta quota.

L’ultra running è una sfida con se stessi. L’hai vinta?
È più di una sfida, è uno stile di vita. Mi piace essere a stretto contatto con le montagne e correre. Ogni gara e ogni progetto legato al running sono una sfida da cui imparare, ed è un apprendimento che non posso interrompere. Ogni giorno imparo qualcosa di nuovo dalla natura e dallo sport ed è una sensazione molto bella. Di fronte alle montagne, così imponenti, mi sento così piccola eppure così grande.

Parlaci delle tue prossime imprese…
Nel mio futuro correrò molto, prendendo parte ad alcuni progetti sociali e legati al running. È la mia passione!

Il tuo personale concetto di benessere?
La pace. In poche parole sono felice se ho tempo di esplorare la natura e se riesco a mettere in atto un modo di vivere semplice.

Fernanda Maciel is seen during her stay in the refuge San Bernardo, at Vallecitos mountains in Mendoza, Argentina on January 6th, 2016
Fernanda Maciel nel Rifugio San Bernardo, Vallecitos, Mendoza, Argentina.

Sei una nutrizionista: come “sfrutti” su te stessa la tua professione? E che consigli in generale puoi dare a chi ama condurre uno stile di vita particolarmente attivo?
Ero stanca di sentirmi poco bene durante le mie gare di ultra running così ho deciso di studiare la nutrizione sportiva. È molto utile sapere quali alimenti possono essermi d’aiuto durante l’allenamento e le gare. Lo sport, infatti, non è fatto solo di esercizi fisici, ma anche di nutrizione, forza mentale, ecc. Ho bisogno di carboidrati, grassi, sali minerali, acqua… cibi naturali barrette e bio gel durante le mie gare. Ho la necessità di mangiare ciò che mi piace, è importante per la mia performance ma anche per far lavorare meno il mio stomaco. Questo organo fa fatica a lavorare al meglio durante una gara ultra, perché stiamo eseguendo dei movimenti stressanti (correre sino ad una cima o in discesa); dobbiamo rispettarlo e cercare di assumere alimenti che siano facili da digerire.
A chi ama condurre uno stile di vita particolarmente attivo posso suggerire di mantenere alta la motivazione, è il modo migliore per affrontare la vita con energia e apprezzarla. Per chi vuole migliorare la propria qualità di vita, il mio consiglio è di entrare in maggior contatto con la natura. Così facendo si può trovare l’ispirazione per mantenersi in salute e dare valore alle cose semplici della vita. MFM

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