SUP, Nicola Zamuner: “Una t-shirt ci cambierà la vita”

IKAIKA Saint Maxime 2

Lo scenario è già tracciato: è (anche) grazie a una semplice t-shirt dotata di sensori tessili brevettati che sarà possibile analizzare e migliorare le proprie performance sportive. IkaIka (nuovo brand appena sbarcato sul mercato) lancia infatti la sua linea di abbigliamento per il monitoraggio confortevole e non invasivo di battito cardiaco, elettrocardiogramma, velocità, accelerazione ecc., utilizzando il sistema Comftech (ISO13485) originariamente sviluppato come dispositivi medico per il monitoraggio dei neonati.
L’analisi di dati biometrici così precisi durante gli allenamenti consente di conoscere più nel dettaglio le proprie prestazioni e di prevedere crisi e recuperi. L’utilizzo di un dedicato algoritmo, infatti, permette la personalizzazione dell’allenamento con un duplice risultato:

1) evitare rischi correlati a un allenamento lontano dalle proprie esigenze e dai limiti personali;

2) aumentare le proprie performance e i propri risultati con esercizi fisici mirati.

Testimonial di questo nuovo innovativo prodotto è il trainer Nicola Zamuner di San Biagio di Callalta (Tv), SUP Master e cavaliere solitario di questa disciplina: iniziò nel 2008 quando stare in piedi su una tavola da surf era considerato uno gioco per ragazzini più che uno sport. Nicola ha collaborato personalmente alla realizzazione di questo nuovo prodotto, monitorando le proprie prestazioni e testando su di se durante le gare maglia e pantaloni sensorizzati. I risultati sono stati incredibili e hanno consentito a Nicola di migliorare le proprie performance dopo un’analisi dei parametri raccolti.

IKA IKA Nicola
Nicola Zamuner sarà dal 13 al 17 settembre a Leeuwarden in Olanda per la SUP 11 City tour: 220 Km da pagaiare in 5 giorni consecutivi. Tradotto: 45 Km al giorno da percorrere in circa 5 ore in piedi su una tavola lunga 4 metri e larga 70 cm. Campione del mondo di canoa nel 2008 e Campione Italiano in diverse annate, oggi Nicola affronta gare internazionali allenandosi con un team di professionisti che lo seguono da vicino nella preparazione atletica, nutrizione, integrazione alimentare e monitoraggio dati biometrici.
Per Nicola (che insegna ai ragazzi prima di tutto a conoscere i propri limiti e le proprie possibilità fisiche, solamente dopo a gareggiare…), la 220 km è una sfida prima di tutto con se stesso e poi con gli altri concorrenti. Ogni giornata produce una perdita di peso media di 1,2 Kg e dolori muscolari difficilmente eliminabili in una notte di sonno. Per questo saper dosare il lavoro del cuore attraverso una lettura costante dei dati, conoscere in tempo reale la velocità, l’accelerazione che si può ottenere con il proprio attrezzo spingendo a quel certo numero di pagaiate al secondo, aiuta l’atleta a centellinare le energie senza perdere di vista la gara. Top. (MFM)

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