“Ginnastica” per gli occhi: la regola del 20/20/20

Ginnastica per gli occhi: i consigli anti-stress oculare da overdose digitale con la regola del 20/20/20. Ovvero 20 secondi di pausa ogni 20 minuti guardando a 20 piedi di distanza (6 metri). Ce ne parla Hoya.

Lo sappiamo bene: le abitudini moderne e le modalità di lavoro prevedono un uso intensivo di dispositivi digitali da cui ormai non si può più prescindere.

Per alleviare i sintomi gli esperti consigliano di seguire la regola dei 20-20-20: 20 secondi di pausa ogni 20 minuti guardando a 20 piedi di distanza (6 metri). Una vera e propria ginnastica per gli occhi!

Visione ottimale multi-screen

Per rispondere alle moderne esigenze di un uso sempre più intensivo dei dispositivi digitali e ridurne l’impatto sui nostri occhi, nasce Sync, la nuova linea di lenti monofocali evolute Hoya a supporto accomodativo.

Frutto di ingenti investimenti in ricerca e sviluppo, supportati da approfondite indagini scientifiche sul comportamento umano, la linea Sync di Hoya nasce con l’obiettivo di prevenire o ridurre i disturbi di affaticamento visivo migliorando il comfort degli occhi durante l’utilizzo di device digitali a distanza ravvicinata.

Le lenti Sync consentono una visione ottimale da lontano e presentano, in particolare, una “zona potenziata” nella parte inferiore della lente, ottimizzata per la visione da vicino. Una soluzione che favorisce il rilassamento dei muscoli oculari e consente una più facile messa a fuoco alleviando lo stress degli occhi in occasione di attività prolungate su schermi digitali.

Lenti intelligenti

Studiate per soddisfare le esigenze di un ampio pubblico di utenti, queste lenti sono disponibili in tre varianti con zone potenziate diverse, in base all’effettiva necessità di supporto da vicino e all’intensità dei sintomi di affaticamento visivo.

Progettate per un’ampia fascia di utenti, le lenti Sync coprono un range di età tra i 13-45 anni: dai più giovani ai pre-presbiti che necessitano di un supporto per affrontare il passaggio alla presbiopia.

In particolare, sono rivolte a:

–    ragazzi e studenti sempre sui libri e assidui fruitori di smartphone e tablet.

–    tutti coloro che trascorrono più di 2 ore osservando schermi digitali o svolgendo attività ravvicinate, sia che vedano bene o che abbiano difetti visivi.

–    giovani presbiti, che intorno ai 40 anni perdono fisiologicamente l’elasticità del cristallino e devono allungare le braccia per allontanare il device nella messa a fuoco.

La lente a supporto accomodativo è compatibile con le diverse tipologie di correzione oftalmica di compensazione del difetto di refrazione, quali miopia, astigmatismo, ipermetropia. In questi casi alla correzione del difetto visivo viene aggiunto il plus di un ulteriore supporto per l’ottimale messa a fuoco da vicino e multi-device. A noi servirebbero, e a voi?

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Foto apertura by Bench Accounting on Unsplash

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