A Bormio, tra sci, terme, bresaola e fat bike

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Amanti della montagna, della neve, dello sci e delle attività outdoor? Bene. Vi segnaliamo che il 3 dicembre 2016 prende il via la stagione sciistica di Bormio, che riconferma lo skipass unico plurigiornaliero nei tre comprensori di Bormio, S. Caterina Valfurva e S. Colombano. Le tre stazioni, collegate tra loro grazie a un servizio bus gratuito, mettono a disposizione di sciatori e snowboarder 115 km di piste perfettamente battute, con tracciati per ogni capacità, tra i quali spiccano la famosa pista “Stelvio” a Bormio, con uno sviluppo di quasi 5 km, e la “Deborah Compagnoni” a S. Caterina Valfurva, dedicata alla grande campionessa, e creata appositamente per le gare di Coppa del Mondo di sci alpino. Ma non c’è solo sci, sia chiaro: il paradiso bianco dell’Alta Valtellina offre un ricco ventaglio di attività “en plein air” nello scenario imbiancato di neve del Parco Nazionale dello Stelvio: vere e proprie full immersion nella natura, accompagnati solo dal rumore della neve fresca sotto le ciaspole sui fantastici tracciati di escursionismo invernale, nell’ebbrezza di randonnés tra i boschi, trainati dalle mute dei cani dello sleddog o in sella a un cavallo, per finire alle grandi emozioni che regalano le maxi ruote della fat bike sui percorsi innevati. E per gli appassionati dello sci di fondo, a S. Caterina Valfurva, in un paesaggio da fiaba, c’è la “pista Valtellina”, teatro di competizioni internazionali e numerosi appuntamenti di Coppa del Mondo con tracciati agonistici (di 5 e 10 km), affiancati da diversi tracciati turistici (di 2, 3 e 5 km), tutti realizzati con la supervisione di Benito Moriconi, allenatore della squadra nazionale italiana di fondo e della campionessa olimpica Manuela Di Centa.

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A Bormio, come dicevamo, c’è un’ampia possibilità di scelte alternative per una stagione invernale alla grande, vivendo nuove esperienze a contatto con una natura incredibile. Percorsi di escursionismo invernale, con o senza ciaspole per tutte le capacità, alcuni effettuabili anche in notturna, consentono un magico incontro ravvicinato con la montagna in “livrea” bianca, tra boschi silenziosi accompagnati dal solo rumore dei propri passi o seguendo tracciati in campo aperto al cospetto dei ghiacci del gruppo dell’Ortler-Cevedale. E se si ha voglia di pedalare anche nella stagione fredda, non resta che provare l’emozione di una randonnée in fat bike (disponibili anche con pedalata assistita), mountain bike dotate di gomme con sezione maggiorata che permettono un‘aderenza ideale, quasi galleggiando su una superficie morbida come la neve, in luoghi irraggiungibili con le normali mtb. Grande sport e folklore nei top event dell’inverno 2016/2017 bormino. Anche quest’anno l’Alta Valtellina si appresta ad ospitare la Coppa del Mondo di sci alpino. Il prestigioso appuntamento è fissato sulla pista Deborah Compagnoni di S. Caterina Valfurva per la discesa libera maschile il 28 dicembre 2016 e per la combinata maschile (supergigante + una manche di slalom) il giorno successivo, 29 dicembre.  E dopo tanto sport all’aria aperta cosa c’è di meglio che ricaricare le pile approfittando delle famose acque termali di Bormio? Un’opportunità più invitante che mai grazie a Bormio Pass Sci & Terme, card realizzata in sinergia con i centri QC Terme Bagni Nuovi e Bagni Vecchi.

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E la cucina? Dopo essersi lanciati con gli sci sulle piste di Bormio, perché non “lanciarsi” nell’altrettanto emozionante percorso gastronomico, scegliendo nella ricca dispensa valtellinese? Gli alti pascoli regalano naturalmente il latte, da cui si ricavano saporiti formaggi come il morbido Scimudin e il Casera, perfetto mescolato alla polenta durante la cottura e letteralmente strepitoso con il miele. Che dire poi dei salumi e insaccati? Se la bresaola della Valtellina è un must, sono da assaggiare assolutamente anche i salamini di cervo, la slinziga (sorta di bresaola prodotta in pezzature più piccole e dal sapore più deciso). E ancora, tra le altre specialità, pizzoccheri fatti a mano, sciatt, salsicce ai ferri, mènéstra de mak (zuppa d’orzo), taroz (purè di patate e fagiolini, con formaggi) e l’immancabile bisciola, il panettoncino valtellinese farcito con uva sultanina, noci e fichi secchi. Come ulteriore valore aggiunto per la gastronomia bormina, da non dimenticare la stella Michelin dello chef Antonio Borruso del Ristorante Umami, che propone una stimolante rivisitazione della tradizione culinaria locale. Tra i piatti imperdibili, il pizzocchero sferico con insalatina di verza e grano saraceno croccante…MFM

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