RE:FIBRE, PUMA aumenta la sua tecnologia di riciclo da tessuto a tessuto

PUMA aumenta la sua tecnologia di riciclo da tessuto a tessuto, creando tutte le future repliche dei football kit con la tecnologia RE:FIBRE, a testimonianza del suo costante impegno sul fronte della sostenibilità.

Cresce l’impegno di PUMA nel campo della sostenibilità. PUMA ha infatti annunciato di aver incrementato la propria innovazione di textile recycling, RE:FIBRE, sostituendo il poliestere riciclato con la tecnologia RE:FIBRE in tutte le maglie replica dei football Club e delle federazioni calcistiche PUMA a partire dal 2024.

PUMA RE:FIBRE 

Dal lancio del progetto pilota nel 2022, che ha visto PUMA produrre maglie da allenamento riciclate per le squadre di calcio sponsorizzate, la tecnologia RE:FIBRE è stata utilizzata per creare le maglie replica di Svizzera e Marocco per la Coppa del Mondo femminile e il Third kit del Girona per la stagione 2023/24.

Nel 2024, le maglie replica ufficiali di PUMA*, comprese quelle per i tornei Euro e Copa América, saranno prodotte con materiali riciclati RE:FIBRE, ricavati da vecchi indumenti e scarti di fabbrica anziché solo da bottiglie di plastica riciclate.

La sfida dei tessuti tessili

Attraverso il programma RE:FIBRE, PUMA intende affrontare la sfida dei rifiuti tessili con una soluzione a lungo termine per il recycling. La tecnologia mira anche a diversificare la principale fonte di poliestere riciclato per gli indumenti dell’industria della moda, riducendo la dipendenza dalle bottiglie di plastica trasparente.

Il processo RE:FIBRE utilizza qualsiasi materiale in poliestere, dagli scarti di fabbrica, ai prodotti difettosi, agli abiti usati, consentendo di riciclare nuovi capi di abbigliamento da qualsiasi colore di tessuto a qualsiasi colore desiderato.

Il processo in quattro fasi di RE:FIBRE

Il processo in quattro fasi di RE:FIBRE vede:

– Raccolta e selezione: raccolta e cernita dei rifiuti tessili e di altri materiali precedentemente sprecati.

– Triturare e mescolare: triturazione e miscelazione dei materiali raccolti fino a ridurli al minimo.

– Sciogliere, filtrare e polimerizzare: sciogliere il poliestere sminuzzato e liberarlo dai coloranti precedenti attraverso un processo di riciclaggio chimico.

– Fondere, filare, lavorare a maglia e cucire: la fusione consente ai polimeri appena prodotti di essere pronti per essere filati e cuciti per creare un tessuto RE:FIBRE come nuovo, che può essere riciclato ancora e ancora.

La gestione dei rifiuti è diventata oggi una necessità, ed è per questo che PUMA sta incrementando i propri investimenti in processi produttivi efficienti dal punto di vista delle risorse, con l’obiettivo di ridurre i rifiuti tessili.

Il rischio ambientale

Il nostro desiderio è che il 100% del poliestere dei prodotti provenga da rifiuti tessili”, ha dichiarato Anne-Laure Descours, Chief Sourcing Officer di PUMA. “L’accumulo di rifiuti tessili nelle discariche è un rischio ambientale. Ripensare il modo in cui produciamo e passare a un modello di business più circolare è una delle principali priorità della nostra strategia di sostenibilità.”

Per rendere il processo tecnico di RE:FIBRE più comprensibile per il consumatore di tutti i giorni che vuole saperne di più, PUMA ha sfruttato il potere narrativo della Computer Generated Imagery per accompagnare gli spettatori attraverso il processo di RE:FIBRE, fino alla chimica molecolare al lavoro.

Il video si basa sull’impegno costante del brand per garantire che le iniziative di sostenibilità siano semplificate e accessibili a tutti. Ciò avviene dopo che una ricerca condotta da PUMA ha rilevato che il 71% dei giovani ritiene che la loro voce non venga ascoltata quando si tratta di ambiente e vorrebbe che i brand si impegnassero di più (49%), comunicassero meglio i loro obiettivi (40%) e fossero più trasparenti (34%).

L’impegno di Puma

Nell’ambito di questo impegno a comunicare meglio, PUMA ha pubblicato il podcast RE:GEN REPORTS nel giugno 2023. Rendendo le informazioni contenute nel Rapporto di sostenibilità più accessibili e adatte a un pubblico Gen Z.

Il continuo impegno di PUMA nel campo della sostenibilità ha permesso al brand di migliorare la sua posizione nel Global 100 Sustainability Index di Corporate Knight, passando dal 77° al 47° posto, e il viaggio non è ancora finito. Per ulteriori informazioni sugli obiettivi di sostenibilità di PUMA e su RE:FIBRE, consultare il sito foreverbetter.com.

Cosa ne pensate di questa notizia a proposito di RE:FIBRE PUMA ? Abbiamo parlato di Puma anche qui.

(S.R.)

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