Pamela Spinelli di Yoga Essence Academy ci svela 4 tips furbi sullo yoga

Pamela Spinelli, ricercatrice spirituale e insegnante di yoga, apre a Milano la Yoga Essence Academy: non una semplice scuola di yoga, ma un vero e proprio laboratorio interiore e di sperimentazione, dove alla teoria si unisce la pratica per sperimentare una profonda trasformazione. Vi proponiamo i 4 tips di Pamela per approcciarsi correttamente allo yoga, con interessanti consigli sull’alimentazione e il digiuno degli yogi.

Nasce a Milano la YOGA ESSENCE ACADEMY, un’accademia di yoga e di ricerca, dove oltre al benessere psico-fisico si desidera raggiungere una vera libertà interiore grazie allo yoga, alla meditazione uniti alla psicologia, all’alchimia e alla ricerca del vero sé.

“Si pensa che lo yoga sia soprattutto una pratica fisica finalizzata a eseguire determinate posizioni, in realtà è molto di più. Il potere di trasformazione dello yoga è reale, ma nasce dal costruire una pratica quanto più vicina al suo significato originale”.

A sostenerlo è Pamela Spinelli, ricercatrice spirituale e insegnante di yoga con una formazione molto variegata alle spalle: da Londra a Milano passando per India, Amsterdam, Barcellona e non solo.

Una serie di tappe che, in dieci anni di studio e pratica personale, permettono a Pamela Spinelli, oggi, di condividere uno yoga integrale e di indagine, una pratica fisica e filosofica dello yoga unita a una ricerca interiore, con diversi strumenti tra cui l’alchimia, la psicologia spirituale e il metodo dell’auto-indagine, la ricerca del vero Io, allo scopo di accompagnare l’allievo alla conoscenza del vero Sé.

La YOGA ESSENCE ACADEMY

È così che nasce la YOGA ESSENCE ACADEMY. Qui le esperienze della sua fondatrice Pamela Spinelli danno vita a un cammino in cui pratica e teoria si fondono per sperimentare una profonda trasformazione.

Uno yoga integrale che non ha l’obiettivo di renderci più toniche o assottigliare il nostro punto vita, da seguire in palestra in giorni e orari ben stabiliti dopo il lavoro, tra classi numerose, materassini e rumori di fondo vari, ma una pratica da seguire in autonomia (ma con incontri d’accompagnamento settimanali e mensili insieme a Pamela Spinelli), nel rispetto dei propri tempi e delle proprie necessità.

“Yoga Essence Academy nasce con l’obiettivo di offrire un percorso di crescita ed evoluzione personale attraverso lo yoga – continua Pamela Spinelli – Non una “semplice” scuola di Yoga come siamo abituati a concepirla, ma un progetto dove è possibile dare inizio a un vero percorso di evoluzione interiore, coinvolgendo ogni aspetto della propria persona”.

Un percorso personalizzato

Ognuno degli iscritti, esperto o alle prime armi, si troverà così davanti a un percorso personalizzato fatto di lezioni progressive e graduali, con la possibilità di rivedere ogni pratica quando più ce n’è bisogno.

“Tutto quello che si trova all’interno dell’Accademia segue un ordine preciso e studiato nei minimi dettagli – prosegue Pamela.

100 video lezioni per tutti i livelli, più di 100 materiali di approfondimento pratico e teorico in 5 percorsi completi, ma anche un vero e proprio “diario di bordo” digitale, una serie di pratiche di Mindfulness e di respirazione, un corso di meditazione, pratiche di auto-indagine e ricerca del vero sé, dirette live dove praticare insieme con il supporto di Pamela Spinelli per rispondere a domande e dubbi e Satsang mensili (incontri spirituali di gruppo) dove indagare sulle nostre verità più intime: “una serie di tappe e di strumenti in grado di accompagnare alla profonda consapevolezza di sè, spogliandosi del superfluo per raggiungere un benessere psico-fisico completo e profondo”.

I 4 tip di Pamela Spinelli per approcciarsi allo yoga

Insegnamento, metodo, equilibrio, pratica: i 4 tip di Pamela Spinelli per approcciarsi allo yoga.

1) Scegli un solo insegnante e affidati a lui: fondamentale è che la trasmissione dell’insegnamento non sia interrotta.

In un’epoca dove tutto corre e sembra cambiare, è molto importante nello yoga sapere individuare e seguire un solo insegnante. È quindi fondamentale conoscere i propri bisogni e le proprie necessità, al fine di trovare la persona giusta e capace di guidarci lungo il sentiero spirituale, aspetto sempre troppo sottovalutato. Fin dall’antichità la conoscenza dello yoga è stata trasmessa oralmente da maestro (che deve aver già vissuto una pratica personale – Sadhana) a discepolo, una catena di trasmissione chiamata in sanscrito Guru-Parampara. Questa catena di trasmissione ha permesso allo yoga di arrivare fino ai giorni nostri conservando la sua autenticità.

2) Trova il tuo metodo e seguilo: non bisogna saltare in modo confuso da uno stile a un altro.

Anche il nostro corpo ha bisogno di essere educato, accompagnato gradualmente e con una progressione ben precisa. Non si tratta quindi di essere iscritti a un video corso, oppure consultare in autonomia diversi contenuti gratuiti sulle piattaforme online: le pratiche non sono equivalenti, una non vale l’altra, e questo metodo di fruizione rischia di diventare più un ostacolo alla nostra ricerca che un aiuto. Una buona pratica non deve imitare delle immagini, ma aiutarci a sviluppare consapevolezza di noi stessi, del nostro corpo, dei nostri tempi e dei nostri ritmi.

3) Mantieni un equilibrio: assicurarsi che all’interno del metodo scelto non sia coinvolto solo il corpo con le posizioni e la respirazione, ma anche la meditazione e un lavoro di ricerca e riflessione su di sé.

La crescente domanda di yoga e spiritualità ha fatto crescere in maniera esponenziale l’offerta e sappiamo che questo ha i suoi rischi: formazioni sbrigative e attestati rilasciati a persone che non hanno mai praticato (o praticano a svantaggio della qualità). L’insegnante di yoga deve possedere una lunga pratica personale, una solida preparazione ed esperienza diretta, tutte qualità che hanno bisogno di tempo per maturare e raggiungere il giusto equilibrio. Inoltre è bene ricordare che la pratica dello yoga non coinvolge solo il corpo fisico e l’anatomia umana, ma anche conoscenza degli aspetti filosofici, scientifici, metafisici e culturali.

4) La pratica: se è la prima volta sul tappetino, è molto probabile che non si abbia consapevolezza di sé, del proprio corpo e del proprio respiro.

Fondamentale risulta quindi la pratica: partendo anche da soli 10 minuti al giorno (per poi progressivamente aumentare il minutaggio), dedicare tempo alla pratica dello yoga è fondamentale. Questo non solo renderà il corpo più aperto e ricettivo alla pratica, ma renderà questo momento un’occasione di profondo ascolto di sé. Inoltre è importante ricordare che le prime volte sul tappetino il nostro corpo non si sentirà “a suo agio” a eseguire determinate posizioni, anche a causa di uno stile di vita sedentario, che nelle fasi iniziali può rendere la pratica dello yoga non semplice. Qui la presenza dell’insegnante è fondamentale, al fine di rendere i movimenti quanto più facili e sicuri per l’allievo. Infine l’abbigliamento: deve essere morbido e nel rispetto della propria pelle, tessuti sintetici e artificiali sono sconsigliati.

Yoga e Alimentazione

Lo yoga è una pratica antica e nonostante siano molti gli insegnamenti arrivati ai giorni nostri, c’è un aspetto dello yoga dimenticato: l’alimentazione. Non si può pensare di raggiungere un benessere psico-fisico completo, senza tenere in considerazione l’alimentazione.

Difatti, i più grandi saggi di questa antica scienza, hanno sempre sostenuto come il cibo nutre non solo il corpo fisico, ma sopratutto la parte più sottile del nostro essere: la mente e le nostre emozioni.

Secondo la filosofia dello yoga ogni cibo presenta delle qualità energetiche particolari.

Si individuano tre categorie di cibo:

Rajasico: le cui caratteristiche portano la persona a vivere profondi stati di agitazione, di nervosismo, di paura, etc.

Tamasico: le cui caratteristiche portano la persona a vivere stati di apatia, depressione, tristezza, etc.

Sattvico: le cui caratteristiche portano la persona a vivere stati di buona salute e gioia, in quanto i cibi sattvici sono ricchi di prana, di energia vitale.

Alimenti ricchi di prana

Tutte le pratiche dello yoga hanno lo scopo di portarci nella condizione di assorbire e accumulare quanto più prana. Uno dei mezzi attraverso cui assorbiamo il prana, oltre al respiro e alla luce del sole e il cibo. Gli alimenti più ricchi di prana sono gli alimenti vegetali: foglie, frutta, semi e che siano possibilmente freschi. La dieta yogica tradizionale in realtà è prevalentemente vegetariana. Un’alimentazione cruda e coerente con la stagionalità.

Ovviamente non è detto che sia un’alimentazione adatta a tutti. Per questo si suggerisce di non ragionare mai per luoghi comuni, ma di considerare l’aspetto individuale e personale. Se si osserva il ciclo naturale del corpo, inoltre, è buona cosa introdurre nella propria dieta alimentare l’abitudine del digiuno.

Il digiuno degli yogi

Come ben noto, dal punto di vista strettamente organico il digiuno permette un meritato riposo all’apparato digerente ed è uno dei migliori modi per eliminare tossine e prevenire malattie. Ovviamente è sempre buona norma tenere conto delle caratteristiche personali e del periodo che si sta vivendo. Il digiuno degli yogi, per esempio, è chiamato Ekadashi, il digiuno che si esegue due volte al mese: l’undicesimo giorno della luna calane e l’undicesimo giorno della luna crescente. Ciononostante fare il calcolo è piuttosto complicato perché varia in base alle coordinate di latitudine e longitudine. Quindi per esempio, una data che è corretta per l’India, può non esserlo per l’Italia.

Tuttavia si tratta di un digiuno che prevede per un giorno intero solo acqua, oppure un pasto a base di verdure, possibilmente passate. Questo permette al sistema corpo di purificarsi e di recuperare la giusta vitalità.

Un corpo letargico difatti è uno dei più grandi ostacoli alla pratica spirituale.

Pamela Spinelli e la sua formazione

“Sono Pamela Spinelli, una ricercatrice spirituale e un’esperta di yoga. Unisco la pratica fisica e filosofica dello yoga a una ricerca interiore, con diversi strumenti tra cui l’alchimia, la psicologia spirituale e il metodo dell’auto-indagine, la ricerca del vero Io.

La mia formazione ha inizio a Londra, dove frequento per un anno una scuola di hatha yoga. Sempre a Londra sperimento ogni tipo di stile, riconoscendo fin da subito l’importanza di condividere uno yoga più integrale e di ricerca, capace di coinvolgere ogni aspetto dell’esistenza umana.

Nel frattempo la mia vita si apre alla ricerca del Vero e allo studio delle tradizioni spirituali del mondo oltre alle diverse discipline umanistiche.

Gli studi proseguono in India, dove approfondisco la pratica del Vinyasa e uno yoga più terapeutico e filosofico. Esperienza che mi porta a iscrivermi alla scuola di Yoga Therapy ad Amsterdam.

Poco prima del lockdown mi trasferisco a Barcellona, dove insegno e pratico con moltissimi insegnanti internazionali, continuando ad accrescere la conoscenza di questa meravigliosa disciplina.

Oggi, rientrata in Italia, condivido uno yoga integrale e di indagine, come risultato di quasi dieci anni di studio e di pratica personale, per accompagnare le persone alla conoscenza vera di sé, l’unica via capace di farti vivere una vita essenziale, serena, autentica, liberarti di ogni paura e ansia, e sviluppare una piena consapevolezza della propria natura” spiega Pamela Spinelli di Yoga Essence Academy.

Cosa ne pensate della filosofia di Yoga Essence Academy di Pamela Spinelli? Abbiamo parlato di yoga anche qui a proposito di una vacanza a base di yoga a novembre a Merano.

(S.R.)

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